Gli eroi bianconeri:Giuseppe Vavassori
IL RICORDO DI ALBERTO FASANO, SU “HURRÀ JUVENTUS” DEL GENNAIO 1984:
La notizia della scomparsa di “Beppe” Vavassori è stata di quelle che raggelano il sangue. Non ci si aspetta mai che un uomo nel pieno degli anni, un ex calciatore, un ragazzo allegro e spiritoso, venga inesorabilmente stroncato da uno di quei mali che la scienza medica ancora oggi impotente, definisce incurabili. Invece, anche il caro “Vava” ci è stato improvvisamente strappato in questo modo crudele. Ricordo che agli inizi degli anni Cinquanta, un pomeriggio di primavera, ero stato a Rivoli in compagnia dell’amico Bené Gola, dirigente accompagnatore della Juventus per tanti lustri, un uomo che capiva di calcio come pochi altri e che ebbe, tra gli altri, anche il merito di aver selezionato, preparato e guidato alla vittoria la Nazionale universitaria che prese parte ai Mondiali negli anni 1928 (Parigi), 1930 (Darmstadt), 1933 (Torino); un vero trionfo, ripeto, in tutte e tre le edizioni. «Andiamo a vedere un ragazzino che gioca all’oratorio dei Salesiani», mi aveva detto l’ingegner Gola, «e che è ugualmente bravo tra i pali della porta e quando gioca all’attacco. In entrambe le situazioni sfrutta il suo scatto portentoso ed altre già ben definite doti fisiche. Credo che possa interessare alla Juventus». In effetti Vavassori destò ottima impressione e venne quasi subito tesserato per la Juventus, entrando a far parte di una delle più valide formazioni del settore giovanile bianconero, una squadra della quale facevano parte anche Garzena, Emoli, Colombo (tutti finiti in Nazionale), Aggradi, Barberi, Tuberosa, Mazzucchi, Camoletto, Rasetti e Del Grosso. Erano gli anni in cui stava prendendo vera consistenza la figura dell’apprendista calciatore. Al giovane, con le nuove esigenze del gioco moderno, occorreva, oltre la preparazione tecnica, anche una adeguata formazione atletica. Il sistema organizzato dell’allevamento doveva fronteggiare e risolvere problemi sempre maggiori. Per raggiungere la piena dedizione al gioco s’imponevano alle società, nei riguardi del calciatore in erba, anche impegni di carattere educativo. La Juventus, di fronte a tali impellenti necessità formative, aveva iniziato a battere nuove vie, costituendo una “Sezione giovanile” destinata a conseguire, in breve tempo, risultati di assoluto rilievo. Oltre ai già citati Vavassori, Garzena, Emoli, Colombo, occorre ricordare anche altri campioni usciti dal settore giovanile bianconero, come il portiere Giovanni Viola, l’altro portiere “Carletto” Mattrel (anche lui prematuramente scomparso), il terzino Robotti, l’estroso attaccante Stacchini, Furino, Bettega, Marocchino e tanti altri. Con il dirigente Sandro Cocito ed i tecnici Locatelli e Bertolini, la Juve si pose all’avanguardia in questo specifico settore, continuand...Read the whole post...
- Tags:
- ex giocatori juventus
|